Allan-Hernon-Dudley Syndrome

La sindrome di Allan-Herndon-Dudley (AHDS) è una patologia genetica rara legata al cromosoma X. Segni tipici sono l'potonia le difficoltà di alimentazione nell'infanzia, il ritardo dello sviluppo psicomotorio e la disabilità intellettiva che variano da lieve a profonda, i segni piramidali ed extrapiramidali  (distonia, coreoatetosi, disturbo del movimento parossistico, ipocinesia) e l'epilessia. Si associano segni di "distiroidismo" (scarso aumento di peso, ridotta massa muscolare, intolleranza al freddo, sudorazione eccessiva, frequenza cardiaca elevata, irritabilità). Le concentrazioni plasmatiche degli ormoni tiroidei sono alterate secondo un profilo patognomonico. La malattia colpisce di solito i maschi mentral la maggior parte delle femmine portatrici della mutazione in forma eterozigote non presentano segni neurologici ma possono avere lievi anomalie del profilo di funzionalità tiroidea.
La diagnosi di AHDS è stabilita in un probando con fenotipo clinico suggestivo e mutazione patogenetica a carico del gene SLC16A2.

Il trattamento di questi pazienti deve essere affidato ad un team multidisciplinare in grado di fornire le cure ed il supporto per le difficoltà alimentazione, il ritardo mentale, la spasticità, i disordini del movimento, l'epilessia. La terapia sostitutiva con ormoni tiroidei durante l'infanzia non ha effetti benefici, al contrario potrebbe essere pericolosa e peggiorare il distiroidismo. E' necessario un monitoraggio regolare con controlli clinici seriati che mettano in luce i progressi dello sviluppo piscomotorio, i bisogni educativi, l'evoluzione del quadro neurologico, le complicanze ortopediche (scoliosi, lussazione delle anche).

L'AHDS è una condizione ereditaria x-linked recessiva. Se la madre di un paziente è portatrice di una variante patogenetica su SLC16A2, la probabilità di trasmetterla è del 50% per ogni gravidanza. I maschi che ereditano la variante saranno affetti e presenteranno i segni e i sintomi della malattia; le femmine che ereditano la variante sono di solito portatrici sane e non presentano i segni neurologici. Se una mutazione di SLC16A2 viene identificata in un membro della famiglia, è possibile effettuare il test per verificare lo stato di portatore, la diagnosi prenatale e la diagnosi preimpianto.

Un recente studio multicentrico internazionale su 46 soggetti con AHDS ha testato l'efficacia terapeutica del TRIAC, un analogo del T3. Il trattamento ha permesso di ottenere una normalizzazione del livello ematico di T3 libero. Altri risultati favorevoli sono stati l'aumento del peso corporeo, la diminuzione della frequenza cardiaca, e della pressione arteriosa. E' stato inoltre osservato un miglioramento dell sviluppo psicomotorio in sette bambini, due dei quali avevano iniziato il trattamento con TRIAC prima dei quattro anni. Dopo 12 mesi di trattamento questi bambini hanno raggiunto il controllo completo del capo e tronco.


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